TAUTHEMA COMMUNICATION
ISTITUTO ACCADEMICO UNIVERSALE
DISCIPLINE UMANISTICHE E DELL'ESSERE
CENTRO RICERCA SPERIMENTALE
Buon giorno, Sig. Presidente,
Desidererei cogliere l’occasione per ricordarLe che l’uomo esprime le proprie esigenze attraverso reazioni, pensieri e funzioni del corpo.
Ma siamo sicuri che in uno Stato democratico e civile tutto ciò sia preso in piena considerazione?
Mi domando quale reazione possano avere i giovani, futura nostra generazione, alla quale affideremo le sorti del mondo, a fronte di cotanta violenza trasmessa in modo gratuito dalle emittenti di Stato. Mi riferisco alle immagini di una esecuzione replicate centinaia di volte nella sola emittente di stato.
Pensi un pò, signor Presidente, è stato fatto anche un censimento, come ai tempi dei Romani, quando l’imperatore doveva decidere per la vita o la morte di un gladiatore; mi sembrava che questo fosse considerato un atto sanguinoso, proteso a far divertire i Patrizi e gli ospiti dell’imperatore. Sono passati duemila anni e la televisione di Stato ha preso il posto di un grande anfiteatro, dove hai un posto in prima fila stesso da casa tua.
Si susseguono, giorno per giorno, scene di morte con sondaggi, creiamo trasmissioni dedicate a casi di Eutanasia, si organizzano forum su barbari omicidi, senza alcuna sensibilità umana. Ci sono programmi in cui persone “comuni” si sostituiscono alla Magistratura Suprema, celebrando processi senza averne diritto.
Le pare mai accettabile che i politici si offendano, si deridono e si ingiurino toccando l’apice della violenza verbale, creando una campagna elettorale che dura 24 ore al giorno, usando temi e forme non adeguati ad una società civile e moderata?
Codesti ignorano le esigenze vere dei cittadini che li hanno votati, calpestando il loro diritto costituzionale.
Tutto ciò viene trasmesso per creare audience.
Ma è giusto rilevare che se l’audience la si ottiene con immagini di morte, col discutere se accettare l’Eutanasia, con commenti su efferati crimini, con gratuita violenza che ci offrono i politici, non abbiamo raggiunto solo l’audience, ma possiamo parlare di educazione alla “voracità”, simile al cannibalismo della notizia.
Sentito mai parlare della nuova “Scienza Relazionale”, sig. Presidente, preposta a valutare le reazioni del singolo a fronte di azioni violente e repressive?
Tale scienza, varata negli Stati Uniti, dimostra che l’uomo esprime comunque il proprio dissenso, in modo non razionale, in quanto, non potendo esprimersi, soppresso dalla morsa del potere massmediatico, in modo paradossale ma logico, commette azioni pari a quelle alle quali assiste (la sua è solo un’esigenza).
Allora, sig. Presidente, non si meravigli poi tanto se i giovani (ai quali è stata negata una coscienza civile e pacifica), in quanto qualora volesse, in modo democratico manifestare le proprie idee, sarebbe schiacciato dai mass-media (nel caso della RAI, dallo Stato stesso), come dicevo, non si meravigli se i giovani ricorrono alla droga, all’alta velocità su auto e moto, alla violenza, se intorno a loro non c’è altro esempio. Tutto ciò, presumo, non ne sono sicuro, che sia un attimino anticonvenzionale.
Si provi a progettare dei reality con il solo ausilio della scienza e non solo fenomeni mediatici.
Movimento libero, intercontinentale, non partitocratrico, non lucrativo, combattente per raggiungere i seguenti obiettivi:
1) Porgere un invito e sconsigliare la messa in onda di immagini di morte (non dimentichiamo i bambini sofferenti)
2) Porgere un invito e sconsigliare trasmissioni sull’Eutanasia, ossia morte provocata, con le relative immagini riguardanti la tecnica usata per provocare la morte (la vita è unica e deve essere rispettata)
3) Porgere un invito e sconsigliare ai politici di partecipare a dibattiti senza rispettare l’etica dei loro stessi elettori.
4) Porgere un invito e sconsigliare ai conduttori di trasmissioni di avere abbigliamento ed atteggiamenti equivoci (non dimentichiamo stupro e pedofilia).
5) Porgere un invito e sconsigliare a chiunque di sostituirsi alla magistratura, senza esserne autorizzato dalla stessa, nelle trasmissioni televisive e nei dibattimenti.
6) Porgere un invito e sconsigliare a chiunque abbia usufruito delle emittenti di Stato di candidarsi in politica prima dei 5 anni.
7) Porgere un invito e sconsigliare a chi conduce trasmissioni di Stato di pubblicare libri (pubblicità occulta ai danni di giovani esordienti i quali, anche in questo caso, sono repressi dalla morsa delle emittenti di Stato).
8) Porgere un invito e sconsigliare reality show in cui vi siano immagini di violenza o atteggiamenti equivoci.
9) Porgere un invito e sconsigliare palinsesti in cui non sia programmato lo spazio per i giovani emergenti.
10) Porgere un invito e sconsigliare trasmissioni le quali si accaniscano su aree a rischio esclusivamente per motivi partitici, economici o razziali (generando in quell’area la chiusura di aziende e perdita di posti di lavoro.
ITALY 10 / 01 / 2007 Giuseppe Roberto Turcio